Tra il 2016 e il 2017, varie scosse sismiche hanno sconvolto l'Appennino Centrale. A un anno e mezzo dal terremoto, nonostante l'intervento dei corpi dello Stato e l'aiuto di numerose associazioni di volontari, le comunità colpite continuano a vivere grossi disagi, dovute per lo più alla gestione centralizzata, agli intoppi burocratici e alla difficoltà di operare in un territorio impervio e pesantemente danneggiato. 

Il progetto "Dal Cratere", che si inserisce nel lavoro svolto in seno al gruppo di ricerca interdisciplinare Emidio di Treviri (composto da ricercatori, fotografi e videomakers), si propone di documentare fotograficamente i mutamenti in atto nelle varie aree colpite dal terremoto. Più che sul racconto dell'emergenza, il progetto si sofferma su quella che potremmo definire la quotidianità del disastro: la trasformazione del paesaggio, le ferite inferte agli uomini e ai luoghi, la vita che cerca di ricostruirsi e di resistere all'abbandono e allo spopolamento.

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(Grazie all'associazione Brigate di Solidarietà Attiva e al gruppo di ricerca Emidio di Treviri per la collaborazione e il sostegno logistico).